Assedio di Sarajevo
Sarajevo è una delle città dei Balcani in cui i segni della guerra sono ancora visibili. Agnese e Rasid, incontrano uno dei primi venti partigiani che imbracciò le armi e organizzò la difesa della città
Sarajevo è una delle città dei Balcani in cui i segni della guerra sono ancora visibili. Agnese e Rasid, incontrano uno dei primi venti partigiani che imbracciò le armi e organizzò la difesa della città
Svegliarsi in una nuova città vuol dire non sapere subito dove ci si trova...
Il lungo viaggio di ieri è ancora nei nostri pensieri. Ora usciamo per scoprire Sarajevo
Sarajevo è una città multi-etnica e multi-religiosa. Qui convivono tre diverse religioni: l'islam, l'ebraismo e il cristianesimo (cattolico, legato ai croati, ed ortodosso, praticato dai serbi). Il grande clima di tolleranza e rispetto ha portato a soprannominare Sarajevo la Gerusalemme d'Europa..
Ho dovuto indossare un velo per entrare in una moschea.
Pranzo a base di cevape: carne speziata e morbido pane fatto sul momento.
A Sarajevo convivono musulmani, cattolici, ortodossi, come nella famiglia di Rasid...
Quest'uomo è uno dei 20 che hanno dato il via alla difesa della città durante l'assedio del 1992. Da un giorno all'altro ha imparato a sparare, insieme a persone di etnie diverse, non per difendere la patria, ma per difendere le persone amate.
Sentire qualcuno che ha un ricordo diretto della guerra non capita così facilmente. Questo signore è ancora assalito dagli incubi...
Questa è Sarajevo dall'alto, bella no?
Un altro piatto bosniaco per finire la giornata con gusto: il burek.